Media Planning
Il successo di una campagna di comunicazione è determinato
da come gli strumenti di comunicazione sono integrati tra di loro e coerenti
con gli obiettivi.
Faccio subito una precisazione: determinare un mix di comunicazione equivale a determinare anche un budget destinato alla campagna. Ma non si tratta di vendita o di “piazzare” il media x o y (tra le altre cose sarei un pessimo commerciale se provassi a vendere in questo modo): il punto di partenza è costituito da una comprensione in pieno di quali siano le esigenze del cliente, costruendo di conseguenza la miglior strategia di comunicazione.
«Che non si dica che non ho detto niente di nuovo: la disposizione delle materie è nuova»
Nella fase iniziale di un progetto di comunicazione tendenzialmente io non dico proprio nulla, faccio solo domande: che mercato hai? nazionale o locale? chi sono i tuoi clienti? che margine hai sui prodotti? dove vuoi arrivare e che obiettivo commerciale hai per l’anno?
Credo sia un modo efficace ed efficiente di lavorare, ma soprattutto che permette di lavorare con molta serenità e allineato con il cliente: andrò dove vuole andare lui, e viceversa.
A questo punto e solo a questo punto per evitare di navigare alla cieca, mi dedico alla declinazione di un piano di comunicazione coerente con quanto emerso dal brief di agenzia. Gli strumenti destinati alla comunicazione dovranno essere coerenti tra di loro: un po’ come una squadra di calcio, ogni media ha il suo ruolo.
Chiaramente il budget di comunicazione destinato e tutte le altre variabili, sia in fase iniziale, che durante la campagna e successivamente, aiutano alla determinazione del ROI dell’investimento. Sottolineo che dal mio punto di vista ogni media ha la sua funzione nel customer journey del consumatore, che ma un po’ di creatività è necessaria per la attribuzione delle conversione ai media non digitali.
“Un marketing che si rivolga solo al consumatore per convincerlo a comprare un prodotto al fine di soddisfare un budino senza coinvolgere prima l’essere umano attraverso narrazioni che lo aiutino a costruire senso, non è inutile, né pieno il mondo. é solo un marketing più “superficiale”. Non è impossibile piantare un albero in un giardino con un solo metro di terra, si può fare. Semplicemente crescerà un albero più piccolo, più basso perché avrà radici meno profonde. Cosi come in botanica si sa che la chioma di un albero è tanto grande quanto lo sono le sue radici, allo stesso modo si può pensare che un brand crescerà tanto quanto sarà in grado di andare a fondo nel terreno umano, oltre i primi strati superficiali della razionalità e della funzionalità dei prodotti.” (Giuseppe Morici, Fare marketing rimanendo brave persone)
“Per essere il numero uno, devi allenarti come se tu fossi il numero due.”
(Maurice Greene)